About us

Il tabù sull’antisemitismo, imposto dalla Shoah all’Occidente, è stato infranto. Il politically correct che aveva frenato l’uso degli stereotipi antisemiti classici ha trovato un modo agevole di aggirare il problema: “Noi non siamo antisemiti, siamo “solo” antisionisti”. Questa è la maschera dietro la quale l’anti-giudaismo ha cercato di nascondere il suo volto, senza temere la riprovazione morale della società mondiale anzi, al contrario ottenendone il plauso in nome dei valori umanistici. Cosi’ il sionismo, l’aspirazione del popolo ebraico a un proprio “focolare”, alla sua auto-determinazione, è diventato il nuovo nemico da estirpare. Scopo di questo blog è tentare di smascherare l’anti semitismo, travestito da “legittima critica a un governo”.

2 pensieri su “About us

  1. DAVIDE POLIMENO

    Ci sono due tipi di sionismo: uno è quello storico di Herzl e dei fondatori dei primi kibbutz; esso non aveva niente di razzista, era anzi un movimento che riprendeva principi del socialismo europeo. Il sionismo delle origini voleva creare un focolare ebraico in Palestina, dove quella ebraico-sionista sarebbe stata la cultura ufficiale; non vi era alcuna mira espansionistica di matrice nazionalista. Moltissimi sionisti avevano accettato lo stato offerto dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU nel 1947, quel 56% della Palestina storica, includente anche superfici desertiche era da loro considerato più che sufficiente per gli ebrei che facessero aliya. Il nazionalismo e l’espansionismo covavano nell’animo di un solo uomo: David Ben Gurion. Fu lui a ordinare, nel corso di una legittima guerra di difesa, di invadere quei territori che l’ONU aveva attribuito allo stato palestinese, passando dalla ragione al torto. Fu lui a ordinare l’espulsione di decine e decine di migliaia di Palestinesi. Persino Ythzak Rabin, allora sottufficiale del Palmach, ammise questo.Ne hanno parlato tanti storici israeliani, primo fra tutti Benny Morris. Naum Goldman, presidente del Consiglio Sionista mondiale, criticò da subito la condotta di Ben Gurion per quanto riguardava le gestione del rapporto con gli Arabi; nonostante Goldman stesso proponesse soluzioni sia ai Paesi arabi sia ad Israele, Ben Gurion temporeggiava sistematicamente, adducendo motivazioni pretestuose pur di non scendere a patti con i nemici. Ecco come ha avuto inizio tutto. Per non parlare dell’occupazione a partire dal 1967, dei coloni ebrei armati, delle risoluzioni dell’Onu violate da Israele, delle demolizioni di isolati palestinesi a Gerusalemme est, denunciati da tantissimi intellettuali israeliani. Io non sono contro un popolo che ha costruito villaggi nel deserto, lavorato duramente, creando oasi di sviluppo dove prima vi erano territori aridi e pietrosi, ritenuti improduttivi dagli Arabi. Io non sono contro chi ha acquistato legalmente dei terreni a Tel Avivi, Rehovot, Haifa, Gerusalemme ovest. Io non sono contro uno stato i cui confini sono riconosciuti dall’Onu. Ma io combatterò sempre e fino all’ultimo chi parla di Gerusalemme come della ” capitale unica e indivisibile del popolo ebraico”, chi nega il valore delle risoluzioni dell’ONU, chi giustifica un muro condannato dalla Corte Internazionale dell’Aja, chi legittima la presenza di coloni ebrei armati in un territorio che non appartiene a loro. Antisemita? accetto la definizione. Volete denunciarmi? Fate pure, ma sappiate che insieme a me dovrete denunciare anche David Grossman, Amos Oz, Meir Shalev, Arik Aschermann, Abraham Burg, Tom Segev, Amira Hass, Jeremy Milgrom, Daniel Barenboim,Avishai Margalit e tantissimi altri cittadini dello Stato d’Israele. Per non parlare degli ebrei della diaspora, primo fra tutti quello che alcuni bigotti ebrei newyorkesi chiamano ” il rabbino rinnegato”,Michael Lerner, direttore della rivista ebraica americana Tikkun…

    Rispondi
    1. driz88 Autore articolo

      Eh beh, immagino tu abbia “combattuto sempre” anche per l’abbattimento del muro di Berlino, cosi’ come combatteresti quello che ti augureresti ci fosse a Gerusalemme. I soliti argomenti triti e ritriti. Oramai c’è solo da rispondere sinteticamente. Il “muro”: nessun essere umano puo’ essere costretto a non difendersi. Il “muro” ha salvato il 95% della popolazione dal rischio di morire. Eccoti altre “battaglie” nelle quali puoi impegnarti http://bugiedallegambelunghe.wordpress.com/2012/05/18/651/
      I “confini”: non ci sono confini certi perché non ci sono stati accordi tra le due parti che hanno permesso di stabilirli. Quando saranno trovati accordi tra le dua parti, ci saranno. Fino a quel momento, ogni azione delle DUE parti potrebbe essere considerata illegale.
      “Coloni armati”: a parte il fatto che “coloni” è un po’ generico, ieri ho sentito una smitragliata provenire dalla parte araba del mio vicinato. Erano i festeggiamenti per un matrimonio. Sparavano colpi di kalashnikov.
      Antisemita: no, non ti darei mai questa soddisfazione. Sei solo uno dei tanti che ha scelto di percorrere una retorica a senso unico e se ne vanta. Buonissima giornata

      Rispondi

Lascia un commento